Faenza, la città delle ceramiche
Faenza è conosciuta in tutto il mondo come la città delle ceramiche. Infatti, in questo territorio avviene da secoli la produzione della ceramica maiolica, esportata ed apprezzata in tutto il mondo, tanto che in molte lingue la parola maiolica si traduce con “faience”.
La storia delle ceramiche di Faenza ha un’origine molto antica. La produzione delle prime ceramiche risale al I secolo a.C., favorita dalle acque ricche di argilla del fiume che attraversa la città, il Lamone.
Con il passare del tempo, le tecniche di lavorazione della ceramica divennero sempre più raffinate fino ad arrivare alla produzione della maiolica, in cui la ceramica viene ricoperta da uno strato di smalto e poi decorata. Allo stesso modo le decorazioni, inizialmente semplici e arcaiche, divennero gradualmente sempre più eleganti, grazie anche alle influenze arabe e bizantine. In un primo momento le ceramiche venivano decorate principalmente con il colore blu e con il motivo a occhi di penna di pavone, a cui si aggiunsero anche rappresentazioni di scene bibliche e mitologiche. A questo stile si affiancò poi la moda del bianco con i cosiddetti “Bianchi di Faenza”.
Il successo delle maioliche di Faenza ebbe il suo apice durante il Rinascimento, quando iniziarono ad essere esportate grazie alla posizione ottimale di Faenza, sulla via Emilia e direttamente collegata a Firenze. Tra il Quattrocento e il Cinquecento la fama delle maioliche di Faenza fu tale da fare diventare la città la capitale delle ceramiche.
Alle ceramiche di Faenza fu data nuova luce all’inizio del Novecento, quando fu istituito il Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC), che rappresenta oggi uno dei più importanti musei al mondo dedicati all’arte ceramica.
Il museo comprende due principali esposizioni. La prima è dedicata alla ceramica in Italia dal Medioevo all’Ottocento, con opere sia faentine che provenienti da diverse regioni italiane. La seconda comprende collezioni di opere provenienti da tutto il mondo e di ogni epoca, ad esempio dell’era ellenistica, dall’Estremo Oriente, dal Sud America e di arte islamica. Infine, vi è un’ultima sezione dedicata alle ceramiche moderne e contemporanee.
Nel 2011 il museo ha ottenuto dall’UNESCO il riconoscimento di Monumento testimone di una cultura di pace quale “Espressione dell’arte ceramica nel mondo”.
Oggi l’arte della ceramica viene tramandata dalle numerose botteghe di artigiani ceramisti presenti in tutta la città di Faenza: se ne contano oltre sessanta, dove potrete trovare opere di ceramica davvero unici e del tutto originali.